L’attività chirurgica dello studio si indirizza soprattutto verso l’indirizzo oncologico. L’aumento delle patologie neoplastiche nei nostri animali da compagnia è legato all’innalzamento della loro longevità, spesso grazie a cure adeguate che permettono ai pets di vivere molto, nonostante siano colpiti da malattie metaboliche e degenerative proprie dell’anziano. Ma sono anche in aumento perchè vengono riconosciute dal clinico patologie neoplastiche fino a pochi anni fa ignorate dalla medicina veterinaria.
In questo senso il riconoscimento precoce della neoplasia gioca un ruolo determinante nell’eventuale eradicazione del cancro. Spesso l’intervento tempestivo del proprietario attento risulta decisivo sulla prognosi del proprio animale. La classica frase “aspettiamo e vediamo cosa succede…” non può che portare danni irreparabili nel settore oncologico.
Ogni nodulo cutaneo che tende ad oltrepassare il mezzo centimetro di diametro o che a maggior ragione si ulcera o aumenta molto rapidamente di dimensioni va biopsiato il più presto possibile. La cosiddetta “biopsia ad ago sottile” consiste semplicemente nell’inserire a più riprese all’interno della massa un ago da insulina, senza ricorrere a nessun tipo di sedazione. Lo scopo è quello di raccogliere cellule da strisciare su un vetrino che andrà poi inviato ad un laboratorio specializzato per un esame citopatologico. Questo risulterà fondamentale per differenziare tra neoplasia e non neoplasia, o tra patologia benigna o maligna, permettendo una pianificazione ottimale dell’eventuale intervento.
Se fino a pochi anni fa il trattamento delle neoplasie di pertinenza chirurgica terminava proprio con l’atto chirurgico, oggi è anche possibile in casi mirati associare un intervento chemioterapico, settore in cui la medicina veterinaria sta facendo passi da gigante. Il trattamento chemioterapico spesso risulta molto più tollerato da parte dell’animale di quanto si possa immaginare consentendo un miglioramento netto della prognosi.
Dopo aver subito una mastectomia radicale la gatta è stata sottoposta a varie sedute di chemioterapia per via endovenosa (come viene mostrato nella foto) per arrestare il processo metastatico. Nel corso di tutto il trattamento la gatta non ha avuto alcun tipo di effetto collaterale ed ha mantenuto il suo tipico carattere giocoso.